giovedì 13 novembre 2008

È già novembre...

Hola cari lettori del mio diario virtuale!

… diario… insomma… di diario ha ben poco, visto che è di nuovo passato un mese dall’ultimo aggiornamento!

Un altro mese… volato più del primo!

Dunque dalle mie parti sempre tutto bene, anzi, di bene in meglio: nelle ultime settimane le mie attività principali sono state l’ambientamento al lavoro e la ricerca di una casa, ed entrambe finora hanno avuto buon esito!

Infatti non vi scrivo più dalla casa della famiglia nica, ma dalla mia camera nella casa dove da due settimane vivo con altre due cooperanti! :-)


Catriona è scozzese e già da un anno lavora ad un progetto nel campo del turismo, mentre Isabel (che ha anche un blog, vedi link) è lussemburghese e sta iniziando a collaborare ad un progetto per l’acqua potabile. La casa è decisamente poco nica (io avrei voluto qualcosa di più “autentico”) ma si fa quel che si può… ;-) però è molto spaziosa, quindi voi che pensavate ad una trasferta (e anche voi che non ci avevate ancora pensato) non esitate!!



Ecco l'indirizzo:

Lorenza Kyburz

del liceo catolico 1 y 1/2 al oeste, casa verde

Estelì, Nicaragua



Per quanto riguarda il lavoro, prima di tutto l’INPRHU!



Vi invito a dare un’occhiata anche alle immagini negli album, ci sono le prime foto dei bimbi! Già dal primo giorno infatti ho potuto farmi un’idea del gruppo-meta del mio progetto, visto che tutti i bambini a cui si indirizza sono stati invitati a scrivere e decorare i bigliettini di buon Natale per i loro padrini. Una parte del progetto prevede che ad ogni bambino sia assegnato un padrino, che contribuisce a coprire parte delle spese. I padrini vengono assoldati dal Fondo Cristiano Canadese, lo sponsor di questo progetto. Altre attività legate al progetto sono l’accertamento e il miglioramento delle condizioni in cui vivono i bambini e le loro famiglie, la sensibilizzazione dei genitori sull’importanza dell’educazione e sui vantaggi derivanti da una buona organizzazione comunitaria e la creazione di classi di recupero per i bambini che fanno più fatica a seguire il programma.

Il mio team non si occupa solo di questo progetto, ma anche di un altro, che si chiama “Mobilizzazione sociale per la scolarizzazione” ed è finanziato dall’Unione Europea. Anche questo progetto ha come scopo il miglioramento delle condizioni di vita e soprattutto del rendimento scolastico dei bambini, però il gruppo-meta è molto più grande: si indirizza a tutti i bambini di Estelì che si trovano in condizioni svantaggiate! Per il momento sono 1000 bambini, ma lo scopo finale è quello di beneficiarne 3000. Dato che ci sono molte più persone coinvolte, questo progetto punta particolarmente alla formazione di leader comunitari, con l’idea che si impegnino nella formazione e nel rafforzamento dei legami tra le persone della stessa comunità, o quartiere. Lo scopo è quello di unire le persone perché portino avanti iniziative di interesse comune e si sostengano le une con le altre nella lotta per difendere i propri diritti e quelli dei propri figli, primo fra tutti il diritto all’istruzione. La gente dei quartieri più poveri infatti molto spesso non è per niente organizzata, anzi, le famiglie tendono a chiudersi su sé stesse, concentrate sulla propria sopravvivenza. I miei colleghi dicono che specialmente in città spesso costatano che le persone non conoscono nemmeno i propri vicini e non vedono nessun vantaggio nell’aiutarsi vicendevolmente.

Il progetto stanzia anche fondi per la distribuzione di materiale scolastico ai bambini più bisognosi e per la costruzione di alcune aule o scuole dove le condizioni attuali sono davvero pessime. Alcune delle foto sono appunto state scattate durante la distribuzione di zaini con materiale scolastico in alcune scuole delle comunità fuori città. Uno dei problemi di queste scuole infatti sembra essere il fatto che i genitori non possono comperare il necessario per la scuola, e così non mandano i propri figli a seguire le lezioni. Oltre a questo spesso i genitori preferiscono che i loro figli rimangano a casa ad aiutarli nelle faccende domestiche o a guadagnare qualche soldo. Un altro motivo per cui alcuni bambini non vanno a scuola sono le condizioni meteo: le maestre ci hanno detto che quando piove molto, o quando fa molto freddo, le classi si riducono alla metà degli allievi! Infatti alcune comunità vivono sulle montagne attorno alla città dove durante la stagione delle piogge è molto molto fresco e nebbioso (sembra di essere a Zurigo!) e il fango rende difficili gli spostamenti. Dalle foto potete farvi un’idea delle condizioni: molte scuole sono difficilmente accessibili (come quella dove abbiamo dovuto lasciare il pick-up con gli zaini ai piedi della salita!), le aule sono piene di spifferi e malgrado ciò i bambini sono vestiti pochissimo.

Le altre foto invece ritraggono la consegna degli inviti per le assemblee con i genitori. Il metodo di consegna è stato una sorpresa! Mi aspettavo che venissero spediti per posta, o che venissero dati a qualcuno perché li distribuisse, invece siamo andati noi del team nei quartieri a rintracciare tutti gli interessati. Quando non incontravamo il bambino a scuola andavamo direttamente a casa a lasciare l’invito, così ho avuto l’occasione di vedere molte abitazioni. Non le ho fotografate perché non mi sembrava corretto, però la differenza tra il nostro mondo e quello di queste persone fa riflettere parecchio: nella maggior parte dei casi si trattava di casette di legno, molto scure, con il pavimento in terra battuta (in quel momento fango perché pioveva a dirotto), e un fuoco per cucinare…

Ancora due parole sul team, poi chiudo, ho già scritto fin troppo! Siamo in 8 (7 donne e un uomo ;-P ), più la praticante che però sta per finire. I colleghi sono molto simpatici, l’ambiente è allegro il lavoro procede a pieno ritmo! La scorsa settimana abbiamo pianificato il prossimo mese, che ora è pieno zeppo di attività, anche per i prossimi due sabati! Le giornate passano molto velocemente, c’è sempre qualcosa di nuovo da fare e finora ho partecipato a quasi tutte le attività pratiche come la consegna degli inviti e del materiale scolastico, le giornate di formazione di leader comunitari e l’archiviazione dei dati relativi ai bambini. Per le prossime settimane mi è stato assegnato il compito di adattare una guida didattica alle capacità e alle necessità dei ragazzi che si occupano del recupero scolastico dei bambini più piccoli. Visto che si sono messi a disposizione pochi maestri, i gruppi di recupero verranno diretti da ragazzi che frequentano la scuola secondaria, che però ancora non hanno le conoscenze necessarie. Per questo sarà consegnata loro la guida didattica.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente!!! Ho aspettato 1 mese tue notizie! Son contento che tu stia bene.
Saluti Vale

Anonimo ha detto...

Ciao Lore,
felice di vedere che è tutto ok. Un caro saluto dalla tua svizzera e un abbraccio ai tuoi bimbi!
SoundMan

patrizia ha detto...

buongiorno lore, scrivo dall'italia e tra poco - se il programma va in porto - dovrei venire a estelì a trovare un parente missionario, per questo "giro" per internet in cerca di notizie ed è così che ho trovato il tuo blog. Complimenti per la scelta che hai fatto! mi piacerebbe avere altre informazioni, tipo sul clima di questo periodo, sulle precauzioni igieniche, sul cibo ecc.spero tu possa metterti in contatto con me. intanto grazie e buon lavoro, e chissà che ci si possa incontrare in nicaragua! patrizia