venerdì 14 novembre 2008

Elezioni e vacanza


In occasione delle elezioni comunali il governo ha decretato quattro giorni di pausa: da venerdì a lunedì la maggior parte dei lavoratori ha potuto prendere libero, così io e le mie coinquiline ne abbiamo approfittato per farci 4 giorni sull’Isola Che Non C’è …ehm … ah no sull’Isola di Ometepe, nel lago Nicaragua (o Cocibolca, nella lingua dei nativi).
Dato che l’ambiente era abbastanza teso ed erano attese escalazioni di violenza durante il fine settimana, la cosa migliore era quella di passare i 4 giorni lontano dai tumulti. Piccolo inciso sulla situazione politica ad elezioni avvenute (corto corto, perché la realtà politica nicaraguense è parecchio complessa e delicata, e malgrado ne abbia parlato con alcune persone non riesco a capirci ancora molto!). La sinistra (partito sandinista, del quale fa parte il presidente Ortega) ha vinto nella maggioranza dei municipi sulla destra liberale, cosa che però purtroppo non ovunque è avvenuta senza problemi. A Managua e a Leòn ci sono stati episodi di violenza, a Managua persino due morti! A Leòn poi sono state trovate delle schede elettorali nella spazzatura, e al momento sono in atto delle manifestazioni studentesche. A Estelì invece tutto si è svolto in modo tranquillo perché era già praticamente chiaro che avrebbero trionfato i sandinisti e non rimaneva molto da discutere.
Ritornando ai miei quattro giorni sull’isola, ho pubblicato alcune foto perché è un posto davvero bellissimo, che vale la pena di visitare (anche se solo virtualmente!). L’isola ospita due vulcani, uno dei quali attivo mentre l’altro, inattivo da 8 secoli, ospita una delle uniche foreste nebulose a queste latitudini e una laguna nel suo cratere. Noi siamo salite su quest’ultimo, non tanto per la paura di un’eruzione ma perché erano “solo” 1300 metri di dislivello e non 1600!
La foresta è molto particolare, in tutti i sensi e per tutti i sensi…. dalla vista all’udito all’olfatto! C’erano dei profumi molto intensi e il richiamo del mono congo sembra il ruggito di un leone! Invece è una scimmia, e a quanto pare è pericolosa solo a causa della sua abitudine di fare i bisogni addosso a chi rimanga per troppo tempo sotto il suo albero!
Nella stagione secca l’isola ha parecchi chilometri di spiaggia, che però al momento sono sommersi dall’acqua. Quindi abbiamo rimandato le cavalcate sulla spiaggia alla prossima visita… per questa volta ci siamo accontentate andare a vedere le incisioni lasciate dalle tribù che vivano sull’isola attorno al 1000 a.C.

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