martedì 19 maggio 2009

L'altra cooperazione

Ultimamente ho avuto modo di conoscere alcuni cooperanti che lavorano per l’Unione Europea e per le Nazioni Unite. La loro vita è impostata talmente diversamente dalla mia e da quella dei cooperanti che ho conosciuto fin’ora che devo rendervi partecipi dei pensieri che sorgono spontanei al riguardo! In particolare ho conosciuto una ragazza che lavora per l’Unione Europea che vive praticamente in un altro mondo: abita in un quartiere residenziale dell’UE, chiuso e controllato da guardie, dove vivono solo persone che lavorano per l’UE. Le casette sono tutte uguali, già ammobiliate, con piscina e giardino con veranda. Lei si sposta solo in auto (non sa cosa sia un taxi, per non parlare dei bus!) e vicino alla zona residenziale si trova il centro commerciale più chic di Managua. I suoi colleghi di lavoro appartengono alle classi sociali più alte (con la paga che ricevono sarebbero benestanti pure da noi…) e anche il suo giro di amicizie, ovviamente, è formato da persone abbastanza ricche! Ma il suo è proprio un altro stile di vita: una volta ci ha confidato che non potrebbe vivere come me e le mie coinquiline – che possiamo trattarci già molto bene!
Sinceramente sono un po’ scettica riguardo a questo modo di concepire la vita di un cooperante: vivendo in mezzo a lusso e circondati solamente da persone della stessa estrazione sociale, come si può rendersi conto di quale siano le reali condizioni in cui si trova la maggior parte degli abitanti di questo paese? La ragazza che ho conosciuto è inoltre una stagiaire, nel suo caso non si tratta di una cooperazione a lungo termine o cose del genere, eppure anche a lei viene garantito questo stile di vita (ok, a la sua casa non ha la piscina…). ;-)
Per quanto riguarda i cooperanti delle Nazioni Unite, mi pare che vivano più “con i piedi per terra”, o perlomeno quelli che ho conosciuto io! Abitano in case normali, in mezzo alla gente comune, dove hanno decisamente più possibilità di imbattersi con la realtà del luogo, anche se per molti aspetti vivono ugualmente un po' come sotto una campana di vetro (per esempio hanno ben poca esperienza di viaggi in taxi e in bus, che fanno parte delle esperienze più caratteristiche della vita qui).
Ecco un’immagine del quartiere residenziale dell’Unione Europea e una del centro commerciale di cui parlavo, dove quando entri ti sembra di essere proiettato improvvisamente in un’altra realtà...


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