mercoledì 8 luglio 2009

Una giornata di cucina e il nacatamal

Domenica ho invitato alcuni amici per una giornata di comida (cibo!). L’idea era che ognuno portasse una ricetta per insegnarla agli altri, e così abbiamo cucinato sopes messicani e biscotti al cioccolato, gallette scozzesi, fusilli al pollo e c’era pure una torta all’arancia. Ma il piatto forte della giornata era chiaramente la pietanza nica, ossia il nacatamal.

Il cacatamal è una specie di polenta ma contiene anche carne, riso, patate e verdure, e viene cotta in una foglia di banano. Dato che necessita di una preparazione abbastanza laboriosa, di solito lo si mangia nei giorni di festa. La cosa più interessante è che, malgrado non sia esattamente un pasto leggero, qui generalmente rappresenta una colazione, e infatti la mia prima colazione in Nicaragua, il giorno dopo il mio atterraggio, era proprio a base di nacatamal! Mi ricordo ancora di Mila e di Eve chiedendomi un po’ preoccupate se fossi davvero sicura di voler iniziare con un nacatamal, dato che è “un po’ pesante” come colazione… in effetti non sapevo bene a cosa andavo incontro: pensavo che non potesse essere tanto pesante, dato che si trattava di un piatto da prima colazione! Poi non ho più mangiato niente per tutto il giorno, ma è stato uno inizio coi fiocchi! ;-)

Perché possiate farvene un’idea migliore, vi lascio la ricetta à la Amparito (l’addetta a pulizia e cucina all’INPRHU):

Prima parte:

250 g di farina di mais (quantità per 5 nacatamales)
2 pomodori
1 cipolla
1 peperone
Hierba buena e chicoria (sono erbette, non so come si chiamano in italiano)
3 spicchi di aglio
3 patate bollite e schiacciate

Aggiungere abbondante acqua alla farina, liquefare le verdure ed aggiungerle. Poi cuocere finché il tutto non diventa denso, aggiungendo sale, 300 g di burro (la ricetta originale prevede strutto al posto del burro, ma essendo domenica era difficile trovarlo – il ‘che non mi è dispiaciuto!), 1 achiote (è una verdura, chissà come si dice in italiano…) e il succo di 2 arance aspre.

Nel frattempo, marinare la carne (circa 200 g, può essere maiale, pollo o manzo) con achiote, aglio, sale e pepe.

Quando la massa è cotta (consistenza come la polenta), lasciarla raffreddare.

Seconda parte:

1 cipolla
1 peperone
1 pomodoro
1 patata
Un pugno di riso
Un po’ di uva passa

Tagliare le verdure a fette, collocare la massa sulla foglia di banano e sopra posizionarvi un pezzetto di carne, le verdure a fette e da ultimo il riso e l’uva passa.

Impacchettare il tutto seguendo una precisa tecnica (!) e se necessario avvolgerlo in un foglio di alluminio (di solito Amparito fa senza).







Lascarlo bollire 3 ore in acqua (con una foglia di banano posta sul fondo della pentola), ed ecco il nacatamal pronto x la colazione! ;-)

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